Sony durante l’E3 2013 fa un annuncio, ci mette una pulce nell'orecchio, ci dice, vuoi vedere cosa può fare il mio motore grafico e che opera d'arte posso portare a casa tua?

In quel trailer si vedeva poco ma quel poco definiva già cosa poteva essere The Order: 1886 una Londra vittoriana e una carrozza con dentro quattro persone che sfreccia dentro Whitechapel, come tutti sappiamo già scenario delle gesta di Jack lo squartatore, ma questa volta i personaggi dentro la carrozza non sono li per il celebre assassino, ma per qualcosa di ben più temibile.
La carrozza si ferma ed il cocchiere diciamo che avrebbe fatto meglio a prendersi un giorno di ferie. I protagonisti impugnano armi steampunk e iniziano a sparare a più non posso contro quelli che da subito si capisce non essere una minaccia umana.

Questo è solo un antipasto di quello che senza dubbio possiamo definire come un titolo di quelli che fa pendere l'ago della bilancia verso la console war, dalla sua ha una grafica entusiasmante arricchita da una Londra vittoriana ricostruita nel dettaglio.

Apprezzabile è questo innesto steampunk che dona un tocco pepato all'azione insieme ai basettoni stile 800 che caratterizzano il personaggio.

Ready at Daw,n la casa sviluppatrice del gioco già nota a molti per la serie "God Of War", ci porta in un avventura in terza persona dove si interpreta Galahad, membro di un ordine appunto formato da Re Artù, antichissimo e con la solenne missione di proteggere da quelle che sono mutazioni non ben distinte e che in un secondo momento scopriremmo essere Lycan.
Grafica mozzafiato, cura della Londra del tempo maniacale e combattimenti in 30 fps fanno di The Order:1886 un gioco da avere, che fa intuire le fondamenta per una saga di quelle che lasciano il segno, unico neo la longevità 6/8 ore di gioco che potrebbero far storcere il naso considerando l assenza di una modalità multiplayer online.

 

Tags: Videogiochi